Fibonacci? Sconosciuto ma presente in ogni cosa!

Leonardo Pisano, comunemente conosciuto come “Fibonacci”, ovvero “figlio di Bonacci”, visse nel 1200 d.C., anni in cui scrisse un libro con il quale introdusse in Europa la nota teoria della sequenza matematica che porta il suo nome. Ho approfondito le origini di questa scoperta e mi sono reso conto di come fosse già conosciuta in India secoli prima.
Perché mi affascina? Semplicemente perché la teoria di Fibonacci si basa su una sequenza numerica e su una serie di strumenti matematici sviluppati a partire da essa. Questa teoria ha applicazioni in molti campi, tra cui la matematica, la natura, l’arte e i mercati finanziari.
Di fatto, è una serie di formule e numeri, abbastanza noiosi da leggere e interpretare, ma che ci troviamo spesso davanti in molte delle cose che vediamo, usiamo e apprezziamo.
La base della sequenza di Fibonacci è una serie di numeri in cui ogni numero è la somma dei due precedenti. La sequenza inizia con 0 e 1, continua all’infinito ed è strettamente legata al numero aureo (φ), un valore speciale approssimativamente uguale a 1.6180339887. Questo numero si ottiene dividendo un numero di Fibonacci per il suo predecessore nella sequenza. Man mano che si avanza nella sequenza, il rapporto tra due numeri consecutivi si avvicina sempre più al numero aureo. (Delirio pieno, vero?)
Quello che mi ha colpito è come questa sequenza sia presente in molti modelli naturali, come la disposizione delle foglie sulle piante, che permette di massimizzarne l’esposizione alla luce. La troviamo nelle spirali delle pigne, nelle conchiglie dei molluschi e persino nelle galassie.
C’è un fiore in particolare, molto apprezzato dalle donne: il girasole. I suoi semi sono disposti in spirali che corrispondono ai numeri di Fibonacci e, forse inconsapevolmente, è proprio questo che gli dona il suo fascino.
Anche nell’arte e nell’architettura il numero aureo è spesso utilizzato per creare proporzioni esteticamente piacevoli. Molte opere d’arte e strutture architettoniche seguono questo principio: guardate il Partenone in Grecia o la Gioconda di Leonardo da Vinci; il rapporto aureo ne definisce le proporzioni del volto.
Per non parlare poi dei mercati finanziari: i livelli di Fibonacci sono utilizzati per prevedere i movimenti dei prezzi. I ritracciamenti di Fibonacci identificano possibili livelli di supporto e resistenza (23.6%, 38.2%, 50%, 61.8%, 78.6%), le estensioni di Fibonacci aiutano a prevedere obiettivi di prezzo, mentre archi, ventagli e zone temporali di Fibonacci sono strumenti avanzati per analizzare i trend.
La matematica mi è sempre piaciuta. Non sono un esperto, ma un semplice curioso. La teoria/sequenza di Fibonacci la conosco proprio perché è un ponte tra la matematica pura e il mondo reale. Mostra come modelli matematici semplici possano descrivere fenomeni complessi. Consideriamo che, anche se non strettamente correlato, il concetto di crescita esponenziale e virale, tipico della propagazione dei contenuti su #Instagram, #Facebook, #TikTok e altri social, può ricordare schemi di crescita naturale simili a quelli descritti da Fibonacci.
Riccardo Mattioli
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